Questa è la storia ….

4 ottobre 2009

 

TEO

TEO

Teodorico

Teodorico

 

Nei lontani anni 70′ Teo e Teodorico si trovavano a consumare una spuma dinanzi al Circolo del paese;

Teo

– sai Teodorico, ormai siamo amici da tempo, abbiamo studiato insieme …. poi, come sai, ho abbandonato la scuola perché non voglio essere a carico dei genitori e sento il bisogno di potermi godere la vita guadagnando uno stipendio modesto.

Teodorico

– vedi, io non posso tradire le aspettative dei miei genitori avrebbero il piacere che io proseguissi gli studi e riuscissi a trovare un lavoro di tipo impiegatizio, magari nello stato; è vero che intanto devo chiedere anche 1.000 lire per il cinema mentre tu lavorando disponi di soldi tuoi, ma immagino che il futuro che mi si prospetta sarà sicuramente dei migliori.

 

Dieci anni dopo i due amici si ritrovano in paese …

Teo

– sai, la fabbrica dove lavoravo, siccome si doveva espandere ulteriormente , mi propose di aprire una propria attività artigiana e collaborare con loro; io ho accettato e mi tocca lavorare tante ore al giorno ma  gli affari vanno benone e estinguerò  il mutuo  fra pochi mesi dopodiché potrò comprare una casa tutta mia.

Teodorico

– certo che stai facendo dei grossi sacrifici, pensa che io, terminati gli studi ho vinto un concorso nello stato come dattilografo, ma con il mio titolo di studio, presto diventerò funzionario e sicuramente andrò avanti con la carriera; lavoro solo 36 ore alla settimana, ho tempo libero per praticare sport e qualsiasi svago; lo stipendio che prendo mi consente anche di andare in vacanza.

 

Si incontrano di nuovo una quindicina di anni dopo al distributore …

Teo

– vedi che auto carina che hai, che è 1.200 o 1.400 di cilindrata? Sai te lo chiedo perché ne aveva una simile mio figlio appena patentato, io invece ho dovuto comprare questa berlina 2.500 per i continui spostamenti in Italia e all’estero per gestire l’azienda, tanto le spese le posso scaricare con la dichiarazione dei redditi   ‘a ..  sai non sono più artigiano .. sono passato all’industria e ho una trentina di dipendenti, bè ti devo lasciare altrimenti perdo l’aereo per Newyork .. ma dimmi di te, come te la passi.

Teodorico

– anch’io ho fatto carriera, sono funzionario e tutto sommato fra stipendio e compensi accessori non me la cavo male, adesso anch’io devo andare ad accompagnare mia moglie a preparare l’appartamento in affitto per le vacanze al mare.

Giorni fà squilla il telefono di Teodorico e dalla voce riconosce subito  Teo che lo invitava a passare il fine settimana sul suo Yacht attraccato in un porto riservato e Teodorico accetta.

La vacanza passa in un batter d’occhio fra escursioni verso isole e litorali esclusivi, giochi e quanto di meglio ci si possa aspettare; prima di congedarsi Teodorico si rivolge a Teo

– Certo che il mondo è proprio strano .. per te nessuno avrebbe pagato una cicca trentacinque anni fà, facesti la scelta migliore per la tua vita, cioè quella di fregarsene delle apparenze e dei modelli marcati appartenenti alla cultura della nostra società e di proseguire invece forti delle proprie ambizioni e delle proprie risorse qualunque esse siano, del resto, se guardiamo un attimino le cronache passate tante persone dal nulla sono riusciti a crearsi posizioni di grande prestigio; io invece, per seguire le tradizioni e gli auspici della famiglia, mi ritrovo quasi al massimo della carriera di un dipendente dello stato che altro non ha fatto che accettare condizioni di lavoro e retributive di scarso rilievo in rapporto a quello che agli inizi mi sarei aspettato; che piaccia o no …. questa è la storia.

Auto di Teo

Auto di Teo

Auto di Teodorico

Auto di Teodorico

 

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